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Progetti di tesi e formazione in ProM Facility

Tesi e percorsi di formazione entusiasmanti in ProM Facility

Alla scoperta dei progetti di studio e di ricerca realizzati in questi anni presso il centro di prototipazione meccatronica di Rovereto.

Un punto di riferimento per laureandi e dottorandi provenienti dall’Italia e dal mondo: ProM Facility continua a rivelarsi un partner prezioso non solo per le aziende, ma anche per i giovani talenti alla ricerca di un centro innovativo in grado di soddisfare le esigenze di studio e sperimentazione. Gli studenti che frequentano la facility possono dare forma alle loro idee e arricchire il proprio bagaglio di conoscenze, avvalendosi del supporto del team di professionisti specializzati e delle tecnologie di ultima generazione presenti in laboratorio.

31 tesi in meno di 6 anni

Dalla data di apertura, nel 2017, ad oggi, nel centro di prototipazione meccatronica di Rovereto sono state sviluppate 25 tesi di laurea e 6 tesi di dottorato.

Oltre agli studenti dell’Università di Trento, ProM Facility ha accolto laureandi e dottorandi provenienti dagli atenei di Modena e Reggio Emilia, Napoli, Salerno, Milano, Pisa, Bologna, e dall’Accademia di Belle Arti LaBa di Brescia. In alcuni casi i ragazzi e le ragazze sono arrivati anche da Paesi esteri, tra cui l’Iran, l’India e la Cina.

Le materie oggetto dei percorsi di studi realizzati nel centro innovativo di Polo Meccatronica spaziano molto tra loro e vanno dall’economia al design, dalla fisica all’ingegneria dei materiali, dall’elettronica alla robotica.

In parallelo ai progetti accademici, la facility ha ospitato anche 3-4 studenti l’anno frequentanti le scuole di Alta formazione del Trentino, come l’Istituto Marconi di Rovereto, l’Istituto Buonarroti di Trento, il Centro di Formazione Professionale Veronesi e l’istituto L.A.B.A. Tentino.

Da progetti di studio a casi di successo

Tra le idee di tesi sviluppate in ProM Facility ci sono:

  • la sella Polly di Sabrina Polana, laureata in Design alla Libera Accademia di Belle Arti di Rovereto, un prodotto pensato per minimizzare gli effetti negativi dell’equitazione sui cavalli
  • la stampa 3D di arredi sostenibili, il progetto in collaborazione con l’azienda Aquafil e l’Università di Salerno, nato proprio dalla tesi di laurea di Nicole Soligo sulle potenzialità derivanti dalla stampa in 3D del nylon rigenerato ECONYL®
  • lo sviluppo di modulatori per modificare i fasci di protoni utilizzati nel Centro di protonterapia dell’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari di Trento
  • il guanto con circuiti elettrici integrati per seguire la naturale manualità e favorire il lavoro dei chirurghi

Spesso le proposte di studio hanno dato vita a percorsi di ricerca ambiziosi e sinergie vincenti. Dei progetti di dottorato sono stati presentati a conferenze scientifiche in Europa e negli Stati Uniti, come la 4° conferenza internazionale sulla simulazione per la manifattura additiva Sim-Am a Monaco, la Metal Additive Manufacturing Conference di Vienna e la 50° Conferenza nordamericana per la ricerca nell’ambito della manifattura additiva per le piccole e medie imprese (NAMRC).

Alcune idee sono risultate così valide che gli studenti hanno deciso di trasformarle in startup o di procedere alla registrazione del brevetto, dando vita a progetti imprenditoriali entusiasmanti ed innovativi.

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