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grotta stampata in 3D

La stampa 3D di ProM Facility al servizio dei bambini non vedenti

In collaborazione con AbilNova abbiamo realizzato una grotta in miniatura che verrà utilizzata per spiegare le rocce attraverso il tatto.

Dopo la produzione del set di targhette in braille, la facility di Polo Meccatronica rinnova il suo impegno nel rendere più fruibili oggetti e servizi alle persone non vedenti grazie alla manifattura additiva. I tecnologi del centro di prototipazione meccatronica hanno infatti realizzato una grotta in miniatura che consentirà ai bambini ciechi e ipovedenti di studiare le stalattiti o le stalagmiti toccando il modellino.

Un libro accessibile: focus sul progetto

La richiesta di creare e stampare in 3D l’oggetto è arrivata dalla Cooperativa Sociale AbilNova, polo trentino per la disabilità visiva e uditiva. Il centro di Trento ha lanciato a ProM Facility la sfida di sviluppare un modellino curato nei minimi dettagli, che verrà usato nelle scuole per spiegare ai bambini ciechi e ipovedenti come sono fatte le rocce.

L’idea nasce nell’ambito del progetto europeo Erasmus Plus Flex Picture Ebook, con l’obiettivo di realizzare un libro digitale illustrato accessibile a tutti i bambini, inclusi quelli con deficit visivo.

Il libro in questione è “Émile veut une chauve-sourisdi Vincent Cuvellier, “Leo vuole un pipistrello” nella versione italiana, e consentirà ai piccoli lettori e alle giovani lettrici di regolare la leggibilità del testo e delle illustrazioni o attivare animazioni sonore e visive sulle pagine più difficili da capire.

“È stata creata una guida pedagogica che aiuta gli adulti a sviluppare buone pratiche educative e nuovi accorgimenti per l’accessibilità digitale” – spiega Roberta Zumiani di AbilNova – “Tra i suggerimenti emersi vi è quello di presentare ai bambini, prima o durante la lettura, degli oggetti in 3D, capaci di supportare lo sviluppo di alcuni concetti altrimenti difficili da descrivere con le sole parole, soprattutto per i più piccoli”.

Lo sviluppo in ProM Facility

Il centro di prototipazione meccatronica e sviluppo prodotto di Rovereto è già noto nel mondo della disabilità visiva per aver ideato il “software convertitore” di testo in Braille, in grado di generare automaticamente i file 3D necessari per stampare targhette morbide o segnalatori in poliuretano.

In riferimento al progetto della grotta in miniatura, l’ingegnere Matteo Perini, tecnologo della facility, racconta: “Il modello, stampato con dimensioni adatte alle mani di un bambino ed arricchito di particolari che mostrano varie conformazioni rocciose, è stato realizzato in Poliammide 12, un materiale certificato per il contatto con la pelle. La poliammide garantisce un buon livello di dettaglio, che il tatto allenato degli alunni ipovedenti saprà cogliere, ma anche la solidità della struttura, elemento chiave visto che la grotta passerà di mano in mano tra i bambini delle diverse classi durante la lettura del libro”.

grotta 3d_Matteo Perini

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