L’imbarcazione capitanata da Tita-Banti conquista la medaglia d’oro in Danimarca e anche questa volta c’è lo zampino di ProM Facility
Nuovo trionfo della vela italiana al Campionato Europeo del Catamarano Misto Olimpico Foiling che si è tenuto dal 5 al 10 luglio ad Aarhus in Danimarca. Dopo la vittoria alle Olimpiadi di Tokyo nell’agosto 2021, il duo italiano Ruggero Tita – Caterina Banti conferma il primato rispetto alle altre flotte.
Sulla barca sono stati installati recentemente gli ultimi componenti progettati in ProM Facility, tra cui l’ultima evoluzione del paranco.
La tecnologia trentina salpata nel 2019
La collaborazione sport-tech tra il campione trentino Tita e ProM Facility è iniziata a fine 2019 con l’obiettivo di alleggerire il più possibile la sua imbarcazione. La risposta dei tecnici del laboratorio di prototipazione meccatronica ha visto l’utilizzo del titanio, leggero e in grado di garantire un’alta resistenza, prerogativa fondamentale per sopportare gli sforzi a cui la barca è sottoposta durante le regate. I componenti realizzati con questo materiale si differenziano da tutti gli altri grazie al design su misura, unico al mondo, che dimezza il loro peso, e alle proprietà meccaniche derivanti dalla stampa metallica in 3D.
Con la tecnologia innovativa di ProM Facility, nel corso di questi anni il campione olimpico è riuscito a ottimizzare molti pezzi dell’imbarcazione e a migliorare la competitività, raggiungendo così i massimi livelli di performance, primo tra tutti l’oro olimpico del 2021.
Il lavoro maggiormente significativo è stato svolto sul paranco, interamente riprogettato e stampato in 3d per ridurne il peso e modificarne la forma, in modo da rendere l’imbarcazione più facile da governare. Il pezzo è in titanio ed è combinato con pulegge in polimero e cuscinetti in ceramica, è formato da due carrucole che lavorano in coppia e che permettono all’atleta di manovrare la vela principale.
I nuovi pezzi sviluppati in ProM Facility
«Nell’ultimo periodo abbiamo lavorato in particolare alle cover del paranco, per ridurre ulteriormente gli ingombri e migliorarne l’aerodinamica.» spiega Ciro Malacarne, ingegnere della Facility di Polo Meccatronica.
Ruggero Tita sta testando anche i primi prototipi dello strozzatore, un pezzo completamente nuovo ideato in ProM Facility e in fase di sviluppo. L’oggetto collega la corda fissata tra l’albero della barca e l’imbrago indossato dal campione, che nella richiesta iniziale ha chiesto ai tecnici del laboratorio di miniaturizzare il pezzo. Questa componente è di fondamentale importanza soprattutto in termini di sicurezza, perché permette di regolare la posizione del timoniere. «Abbiamo ridotto il volume di tre volte rispetto allo strozzatore originale e unito più pezzi in uno.»prosegue Malacarne.
Dai primi test eseguiti dal campione olimpico, i pezzi sembrano funzionare molto bene. Tita continuerà a provarli nelle prossime settimane a Marsiglia, per poi spostarsi in Canada per il campionato mondiale a fine agosto.