Case Study

Stampa 3d targa braille

Nasce in ProM Facility il software che genera i file 3D in Braille

Il laboratorio di prototipazione meccatronica ha sviluppato il programma che faciliterà la realizzazione di targhe, stampe e segnaletiche per le persone ipovedenti e non vedenti.
TECNOLOGIE

Creare un pannello segnaletico o una stampa informativa in Braille può essere complicato, perché il designer incaricato nella progettazione di solito non conosce le regole dell’alfabeto e rischia di incappare in errori di conversione e copiatura dei caratteri.

Per evitare che questo accada ProM Facility ha ideato un software che genera automaticamente i file 3D necessari per stampare le targhe e i materiali segnaletici in Braille.

I primi test effettuati con i sistemi Multi Jet Fusion (MJF) e della stereolitografia (SLA) hanno confermato la qualità della definizione e la leggibilità dei testi stampati. Si tratta di una caratteristica fondamentale per questa tipologia di prodotto perché nella complessa impostazione dell’alfabeto braille, più i simboli vengono tracciati in modo chiaro e coordinato e maggiori sono le probabilità di comunicare il messaggio corretto.

Lo sviluppo dell’idea

Il progetto è opera di Matteo Perini, ingegnere del laboratorio di prototipazione meccatronica di Trentino Sviluppo, che ha sviluppato il software generatore di file 3D per stampe in braille. «L’idea – spiega Perini – mi era venuta già anni fa, in occasione di una precedente esperienza lavorativa al Muse, dove il tema dell’inclusione sociale era all’ordine del giorno. Così quest’anno ho iniziato a pensare alla fattibilità del software. Non ero sicuro del risultato. Inoltre, prima di partire con la programmazione, dovevo imparare l’alfabeto Braille e come convertire le lettere in solidi».

Il software open source disponibile a tutti

Per accentuare la valenza inclusiva del prodotto dal punto di vista sociale e favorirne la fruizione da parte dei designers progettisti, il programma sviluppato da ProM Facility sarà caricato in rete tra pochi giorni e sarà accessibile a tutti in forma gratuita.

La prima recensione

Giuliano Beltrami, vicepresidente della sezione trentina dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti, ha definito il progetto «molto interessante perché va incontro ad un’esigenza non banale: consentire di comunicare con il metodo di scrittura Braille anche a chi il Braille non lo conosce».

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