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Supercomputer ProM

I supercomputer di ProM Facility a servizio della ricerca contro il Covid-19

I server potentissimi di ProM Facility sono connessi alla rete internazionale Folding@home per lo studio del Coronavirus. Obiettivo: produrre la proteina che si lega alla corona del virus Covid-19 e poi sintetizzarla in un vaccino.
TECNOLOGIE

La rete Folding @ home, dell’Università di Stanford (California), è una rete di «calcolo distribuito», composta da milioni di computer e server sparsi in tutto il mondo, che raccoglie e elabora in modo efficace dati eterogenei di carattere biomedico e molecolare per trovare soluzioni applicabili nella pratica clinica. Si chiama medicina computazionale.
La rete connessa ha raggiunto una potenza complessiva maggiore dei sette supercomputer più potenti del mondo messi insieme, arrivando alla potenza di 470 PetaFLOPS, equivalenti a 27 milioni di CPU.
ProM Facility ha messo a disposizione anche il potente Nvidia DGX-1, server acquistato grazie al contributo della Fondazione Caritro.

«Abbiamo volentieri messo a disposizione le migliori tecnologie di ProM Facility – commenta Paolo Pretti, direttore operativo di Trentino Sviluppo – confermando alle strutture sanitarie anche la nostra disponibilità, qualora in emergenza lo ritenessero necessario, a stampare in 3D parti di dispositivi medici, come valvole per respiratori e componenti per strumenti per la prevenzione, la diagnostica e il monitoraggio per il contenimento e il contrasto della diffusione del Coronavirus».

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